In questo periodo di enormi incertezze e paure, di necessarie restrizioni per la salvaguardia di tutti, ci troviamo ad affrontare situazioni che fino a ieri erano impensabili.
Tra queste, anche l’impossibilità di poter assistere, vegliare, salutare per l’ultima volta i nostri cari. Una condizione che in qualche modo, a prescindere dal retaggio culturale o religioso, incide sull’elaborazione del lutto: un processo estremamente intimo e personale, che per essere compiuto necessita però anche di condivisione e sostegno.
Viviamo e condividiamo ogni giorno la disperazione delle famiglie, che ci confidano le loro emozioni e i loro dolore, oggi ancor più di ieri. Per questo abbiamo pensato a quale potrebbe essere il nostro contributo per dare la possibilità di vivere questo enorme “lutto inespresso”. Ci impegniamo quindi, a emergenza sanitaria finita, a garantire per tutte le “vittime” di questo periodo, una funzione religiosa o un momento dedicato, ma chiediamo anche l’aiuto di tutti per trovare le soluzioni più adeguate alle diverse sensibilità.
